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Abbazia di Piona a Colico sul Lago di Como: cosa vedere e orari

La penisola di Olgiasca, un lembo collinare di terra che entra nel Lago appena al di sotto del paese di Colico, custodisce da secoli un'abbazia cistercense in cui storia, arte e religione si fondono in un tutt'uno armonico. Passeggiare nel silenzio del priorato di Piona significa concedersi una pausa dai ritmi travolgenti della vita quotidiana e lasciarsi cullare da una sensazione di quiete interiore. L'abbazia di Piona è senza dubbio una tappa imperdibile per chiunque si voglia dedicare ad un turismo spirituale sulle sponde del Lario.


Il Montecchio sud di Colico visto dalla penisola di Olgiasca


Prima di parlarvi di questo pacifico luogo, vi forniamo alcune informazioni pratiche. Il complesso monastico è visitabile tutto l’anno e su prenotazione è anche possibile ricevere una visita guidata gratuita, ma è comunque gradita un'offerta.

Per raggiungere Piona, bisogna salire dalla strada che costeggia il lago ed insinuarsi nelle pieghe del promontorio di Olgiasca, dove si attraversa l'omonimo paesino e si scende poi lungo una strada acciottolata che costeggia il lago. Si procede per alcuni minuti, finché spunterà un inaspettato cancello protetto dalle statue di due santi in perfetto equilibrio su colonne di pietra. È possibile oltrepassarlo con la macchina, così da parcheggiare gratuitamente proprio all'ingresso dell'Abbazia.


​E d’ora in avanti silentium, stiamo per addentrarci in una zona sacra, dicono i cartelli. Comportamento rispettoso e abbigliamento consono sono il pass d'ingresso al sito religioso. Già al primo impatto il complesso si presenta in tutto il suo incanto con siepi e aiuole che decorano un grande giardino curato con vista panoramica sul lago.


Una passeggiata breve e piacevole conduce al chiostro, fulcro dell'intero complesso monastico. Costruito nella seconda metà del XIII secolo, in stile romanico ma con qualche primo accenno gotico, presenta una forma quadrangolare caratterizzata da archi a tutto sesto abbelliti da capitelli elegantemente decorati. Il chiostro ospita al suo centro una piccola fontana affiancata da un albero, simboli di vita e purezza. Le sue pareti conservano ancora frammenti di affreschi parzialmente leggibili e realizzati tra il XIII e il XV secolo. Tra questi, il cosiddetto "calendario" è sicuramente la raffigurazione più particolare in cui ci si possa imbattere. Disposto lungo la parete nord, questo affresco rappresenta i tipici lavori agricoli svolti durante i vari mesi dell'anno, riportando così una bella testimonianza di vita quotidiana dell'epoca. Sul lato orientale del chiostro, potrete dare un occhio alla spaziosa sala capitolare, dove attualmente i religiosi si riuniscono per eleggere il superiore, discutere di problemi importanti e ammettere nuovi monaci all’interno del complesso.


Chiostro dell'Abbazia di Piona

​Appena all'uscita del chiostro si trova l'accesso della chiesa dedicata a San Nicola. È stata realizzata circa cento anni prima del chiostro e il suo interno appare semplice, piccolo e spoglio, fatta eccezione per un affresco nella zona dell'abside raffigurante scene relative a Cristo e ai dodici apostoli.

Si può poi continuare il cammino, procedendo lungo un bel viale ombreggiato da file di alberi, fino a raggiungere un luogo di raccoglimento ed espressione di fede assoluta. Mentre si avanza immersi nel silenzio, ci si imbatte infatti in alcune panchine disposte di fronte ad una grotta con la statua della Madonna, che richiama la più celebre grotta di Lourdes, dove si è invitati a sostare per perdersi tra riflessioni o preghiere.


Grotta di Lourdes a Piona

Tornando sui propri passi, si può fare una sosta al bar (aperto solo durante la bella stagione), scendere al lago per ammirare scorci fantastici o conoscere più da vicino la quotidianità di chi qui vive: Ora et Labora sono le parole che scandiscono le giornate dei monaci di Piona, che alternano momenti di devote preghiere a fasi di rigoroso lavoro artigianale. Due attività di cui anche noi, comuni visitatori, possiamo essere parte: partecipando alle messe che avvengono in orari prestabiliti nel primo caso, fermandoci all'emporio monastico nel secondo. Ritornando verso il parcheggio, pronti a lasciarsi il priorato alle spalle, è infatti possibile girare curiosamente per un ampio salone adibito a rivendita di prodotti realizzati dagli stessi monaci di Piona. Si può così godere dei frutti del loro lavoro acquistando vasetti di miele, caramelle balsamiche, tisane, unguenti e liquori, mentre un monaco di bianco vestito vi attenderà alla cassa. (orari di apertura emporio: 9.00-12.00 / 14:30 - 17:00).


Miele in vendita all'emporio di Piona

Piona è un luogo che evoca pace e serenità, sebbene abbia vissuto un passato turbolento. Da splendido gioiello medievale simbolo di evangelizzazione divenne infatti con il passare dei secoli un luogo di degrado ed abbandono, e il culmine del suo periodo buio venne raggiunto nel 1798, quando tutti i beni dell’Abbazia vennero venduti all’asta. Grazie ad alcune fortunate circostanze, i monaci cistercensi riuscirono a ripopolare il priorato nel 1938. E così l'abbazia rinacque, tornando ad essere il centro di vitalità e spiritualità per cui venne originariamente costruita.

​Piona è così la storia di un'abbazia che è riuscita a sopravvivere a tutti gli eventi che l’hanno interessata ed è ancora qui oggi per permettere ai pellegrini, fedeli o no, di rilassare la mente e ritrovare sé stessi in un luogo sul Lago di Como ancora non colpito dalla frenesia della vita moderna.​


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